Bentornati alla lettura amici!
Quello che scriverò oggi è una riflessione su quello che accade praticamente come trend attuale nella vita di ogni informatico buttato nel mondo del lavoro serio (si sono esclusi quelli che fanno i siti web per beneficenza 🙄).
Molto spesso, durante lo sviluppo di un software, ci si confronta con le richieste del business/cliente che ovviamente si affida all’esperto IT per migliorare il proprio status lavorativo e che affida a lui tutto il suo futuro e le sue speranze (😏).
Finora tutto ok, finché non ci si scontra con una cattiva abitudine che sta praticamente dilagando nella macro categoria che può essere definita come utente di un’applicazione IT.
“Scusami [nome_sviluppatore] mi servirebbe tale estrazione, ma con i dati con tale formato, e mi servirebbe per ieri sai… ah e se per caso potresti anche farmi questa ricerca di dati tra questi 6 sistemi che nessuno utilizza più, ma che ieri abbiamo scoperto di essere totalmente dipendenti…”
Praticamente tutto molto analogo all’uomo medio che va dalla salumeria chiedendo 150 grammi di mortadella tagliata sottile. Ma il software è complesso, il software richiede tempo, l’analisi non è mai precisa facendo nascere costantemente nuove esigenze fuori specifica, le richieste dell’utente non sono mai semanticamente esatte (pensa una cosa e dice un’altra completamente diversa). Un pò come una vignetta degli anni ’70 sul processo di produzione del software…
Tutto questo può essere molto simpatico e ironico, finché il salumiere non sei tu e il salume che ti chiedono non è solo la mortadella 😅.
Quindi a conclusione di questo sfogo vorrei dire una cosa: se siete clienti di un informatico, abbiate pietà del suo lavoro e soprattutto sappiate che egli non è uno stregone che riesce a plasmare il pensiero e la volontà con la sola imposizione delle mani… e soprattutto, non chiedetegli sempre i 150 grammi di mortadella tagliata sottile 😄.
Per oggi è tutto… Buona vita a tutti e, soprattutto, Enjoying Coding! 😄